Gallaratese è un quartiere sviluppato tra gli anni ’60 e ’80 su una vasta area agricola attraversata dal fiume Olona. Durante questo periodo, sono stati realizzati ampi complessi residenziali e, più recentemente, diversi tipi di edifici hanno arricchito il paesaggio urbano.
Nel 1955, l’architetto Piero Bottoni avviò la revisione del piano regolatore di Milano per creare un quartiere in grado di ospitare 80.000 abitanti su una superficie di 275 ettari. Questo progetto, nato in seguito alla scelta dell’Ottava Triennale di Milano, aveva l’obiettivo di fornire soluzioni abitative economiche. Tuttavia, nel 1957 il Comune di Milano decise di abbandonare il piano di Bottoni per dare spazio al progetto del C.E.P. Quest’ultimo prevedeva la suddivisione del quartiere in due aree distinte, G1 e G2, con la realizzazione del nuovo quartiere Gallaratese G1 su un’area originariamente destinata al quartiere Costanzo Ciano.
L’ambizioso progetto ha coinvolto ben 68 progettisti, evidenziando la complessità e l’importanza dell’opera. Il quartiere ha continuato a crescere in modo organico, con una pianificazione degli spazi e delle funzioni del tutto peculiare, e il progetto originale è stato trascurato per quanto riguarda i servizi collettivi e la distribuzione del verde. Negli anni ’70, sono state erette le Torri, che ancora oggi caratterizzano lo skyline di Gallaratese.